La "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di
personalità giuridica", è stata introdotta nell'ordinamento italiano nel 2001 e aggiornata nel tempo con i nuovi reati in materia
di sicurezza e ambiente.
L'ampliamento della responsabilità mira a coinvolgere nella sanzione di taluni illeciti penali gli enti che abbiano tratto
vantaggio dalla commissione del reato. Per tutti gli illeciti commessi è sempre prevista l’applicazione di una sanzione
pecuniaria, mentre per i casi più gravi sono previste anche misure interdittive quali la sospensione o revoca di licenze e
concessioni, il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, l'interdizione dall'esercizio dell'attività, l'esclusione o la
revoca di finanziamenti e contributi, il divieto di pubblicizzare beni e servizi.
Le fattispecie di reato contemplate dal D. Lgs. 231/01 su cui Andromeda interviene preventivamente tramite la costruzione di
Modelli Organizzativi sono:
Cosa può mettervi al riparo?
Il MOG!
Il modello di organizzazione, gestione e controllo è un sistema strutturato ed organico di principi, norme interne, procedure
operative e attività di controllo allo scopo di un diligente e trasparente svolgimento delle attività della società, al fine di adottare comportamenti idonei atti a scongiurare i reati e gli illeciti previsti dal D-Lgs 231/01 e sue successive
modifiche e integrazioni.
I principali componenti del MOG 231 sono le seguenti:
Il D. Lgs. 231/01 prevede forme di esonero della responsabilità amministrativa dell’ente. In particolare, l'articolo 6 del D. Lgs 231/01 stabilisce che, in caso di un reato commesso da un soggetto apicale, l'ente non risponde qualora sia in grado di dimostrare che:
Di conseguenza sussiste in capo all’ente una presunzione di responsabilità dovuta al fatto che i soggetti apicali esprimono e rappresentano la politica e quindi la volontà dell’ente stesso. Tale presunzione può essere superata se l’ente riesce a dimostrare la sussistenza delle condizioni sopra riportate. In tal caso, pur sussistendo la responsabilità personale in capo al soggetto apicale, l’ente non è responsabile ai sensi del D. Lgs. 231/01.